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Greta Gadda
Per me fotografare significa ‘andare su un altro pianeta’, staccare la spina dai brutti pensieri, dallo stress e dalla negatività in genere, che troppo spesso tendono ad attanagliare la mente umana.
La mia compatta, seppure sia un mezzo semplice e tecnologicamente non troppo sofisticato, è per me, una perfetta compagna di viaggi, di scoperte e di avventure, nonché la fonte inesauribile di stimoli nuovi.
Quando fotografo mi sento libera.
Libera di esprimermi, di esternare le mie emozioni.
Libera da ogni turbamento.
Libera di immortalare qualcosa che a ‘occhio nudo’ non avevo notato.
Libera di creare.
Libera di imprimere con la luce la perfezione della natura, in qualsiasi sua forma essa si presenti:
lo splendore di una conchiglia, della schiuma di un’onda che s’infrange, dei colori caldi di una foglia autunnale, della complessità di una corteccia d’albero, del sole che quando sorge ci annuncia un nuovo giorno e che nel momento in cui tramonta circondandosi di luci e sfumature irripetibili, ci saluta, cedendo generosamente il posto a un altrettanto affascinante ed elegante luna che ogni notte si trasforma, assumendo sembianze diverse.
Libera di cogliere la gioia di un sorriso, l’espressività di uno sguardo, la significatività di un gesto, la bellezza di un oggetto solo all’apparenza banale.
Fotografare mi aiuta a ricordare quanto in fondo il mondo e gli uomini siano perfetti, nelle loro imperfezioni.
Informazioni personali
Nome
Greta Gadda
Compleanno
9 Aprile
Nato a
Bologna
Professione
Studentessa
Corpo macchina
Panasonic FS30 Lumix